Palma Storica
Passeggiata tra gli Edifici Signorili di Palma
Il cammino alla scoperta degli edifici signorili e storici della città di Palma Campania non può che iniziare da via Marconi, dove si erge la monumentale struttura quattrocentesca nota come Palazzo Aragonese, simbolo e testimonianza storica di questa città. Proseguendo verso est ci si imbatte in piazza De Martino, dove ad un’altezza di circa due metri dal livello della piazza si innalza scenograficamente in tutta la sua possente eleganza l’omonimo Palazzo De Martino, edificato nel XVIII secolo dall’omonima famiglia, che vanta tra i suoi illustri rappresentanti il senatore Antonio De Martino. Di fronte al Palazzo De Martino, nella omonima piazza, è ubicato il Palazzo Strigari, realizzato da Antonio De Giulio nel 1813, stando alla data e alle iniziali scolpite sulla chiave di volta del portale d’ingresso.
Superata la piazza, dopo il Palazzo De Martino, separato da un viale e chiuso da un imponente cancello in ferro battuto, ha inizio l’edificio noto come Palazzo Carbone, che occupa il lato orientale di via Municipio, fin dove inizia la rampa di salita Belvedere. Percorrendo Salita Belvedere si scorge, dove il declivio si fa più ripido, Palazzo Nappi, imponente nella complessità architettonica. Contiguo è il Palazzo De Crescenzo che incanta per la simmetria e la sobria raffinatezza della sua architettura. L’edificio fu costruito tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo e, sulla chiave di volta, un’incisione indica l’anno 1807. In cima alla salita Belvedere si raccoglie, invece, il quartiere delle Botteghe, formatosi a partire dal Basso Medioevo.
Caratteristici sono gli stretti vicoli che vanno diramandosi tra le abitazioni e infilandosi nei cortili e che conservano una serie di archi a volta, sottopassaggi e viuzze. Da notare, nel largo Belvedere, Palazzo Santorelli, che preserva uno dei più antichi portali del territorio, e Palazzo Mauro, con il noto stemma dei grifoni che si fronteggiano.
All’imbocco della via Russo, che sfocia nel sagrato della chiesa di San Michele Arcangelo, a confine del cortile De Martino, s’incontra Palazzo Albano, tra i pochi palazzi che preserva intatta la struttura originaria. Risalente alla fine del XVIII secolo, conserva alcuni elementi di notevole pregio architettonico, come il portale principale ad arco tutto sesto in pietra calcarea di Sarno. Subito dopo scopriamo il Palazzo Rastelli, edificato nel XVII secolo, di cui particolarmente affascinante è il balcone al piano nobile, sovrastante il portale e allineato ad esso, identico a quello del secondo piano. Superando poi il sagrato della chiesa di San Michele Arcangelo e scendendo per Vico Parrocchia, ecco Palazzo Cuomo con il suo ingresso ad abside, sigillato ai margini da due lesene per tutta l’altezza dell’edificio, che ne tracciano i confini con le costruzioni limitrofe.
Lungo la Strada Ferrari, al bivio detto Vascio, si incontra Palazzo Manzi con le sue inconfondibili decorazioni in stile liberty, figlie di un restauro novecentesco. Percorrendo via Ugo de Fazio, infine, incontriamo un antico edificio meglio conosciuto come Palazzo Normandia, ora Napolitano, caratterizzato da un portale in pietra calcarea sarnese e dal balcone, leggermente arrotondato, in stile catalano, che lo sovrasta. Lungo via San Felice, lì dove vi è la biforcazione di via Mauro, si erge vigoroso e imponente il Palazzo dei Servi di Maria, nome ricordato dal monogramma che campeggia sullo stemma di marmo che sovrasta la chiave di volta del portale d’ingresso. All’incrocio di Largo San Felice ecco innalzarsi il Palazzo De Giulio che domina poderoso il lato settentrionale nell’angolo tra via Nola e via Trieste. Merita menzione, per imponenza e compattezza strutturale, Palazzo Iervolino, che ha sede a via Roma, strada che congiunge l’incrocio San Felice a piazza De Martino. Dell’edificio è da porre in risalto la simmetria delle linee e degli elementi decorativi che si coniugano in modo armonico con l’austerità dell’edificio.
Lungo via Municipio non si può rimanere indifferenti all’ammaliante fascino del Palazzo Peluso Cassese, abbellito, sia dalle antiche e straordinarie decorazioni al suo interno, sia da un giardino che vanta piante secolari. Alla fine di via Municipio, infine, si trova il palazzo Cervo-Allocca, esempio significativo dell’architettura napoletana del XVIII secolo.
Lungo via San Felice, lì dove vi è la biforcazione di via Mauro, si erge vigoroso e imponente il Palazzo dei Servi di Maria, nome ricordato dal monogramma che campeggia sullo stemma di marmo che sovrasta la chiave di volta del portale d’ingresso.
All’incrocio di Largo San Felice ecco innalzarsi il Palazzo De Giulio che domina poderoso il lato settentrionale nell’angolo tra via Nola e via Trieste. Merita menzione, per imponenza e compattezza strutturale, Palazzo Iervolino, che ha sede a via Roma, strada che congiunge l’incrocio San Felice a piazza De Martino. Dell’edificio è da porre in risalto la simmetria delle linee e degli elementi decorativi che si coniugano in modo armonico con l’austerità dell’edificio.
Lungo via Municipio non si può rimanere indifferenti all’ammaliante fascino del Palazzo Peluso Cassese, abbellito, sia dalle antiche e straordinarie decorazioni al suo interno, sia da un giardino che vanta piante secolari. Alla fine di via Municipio, infine, si trova il palazzo Cervo-Allocca, esempio significativo dell’architettura napoletana del XVIII secolo.