Nocciole

La nocciola in Italia, in Campania e a Palma Campania

Il nome scientifico del nocciolo è Corylus avellana. Il termine Corylus deriva dal greco “còrys”, significa copricapo e rimanda alla mente la foglia che protegge la nocciola. Il termine avellana, invece, deriva da Avella, comune in provincia di Avellino noto fin dall’antichità per la coltivazione massiccia di noccioli.

È una pianta che ha esigenze modeste in termini di terreno e di clima. In Italia è coltivata soprattutto in Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia. Le varietà italiane sono la Tonda Gentile delle Langhe, piemontese; la Tonda Gentile Romana della provincia di Viterbo; la Mortarella e la S. Giovanni, campane a frutto allungato; la Camponica, campana a frutto grosso; la Nostrale o Siciliana che è la varietà più diffusa in Sicilia; la Tonda di Giffoni, originaria della provincia di Salerno e coltivata in varie zone della Campania e del Lazio.

La coltivazione del nocciolo in Campania è antichissima come dimostrato non solo nella letteratura latina, ma anche in diversi reperti archeologici, quali, ad esempio, alcuni resti carbonizzati di nocciole che sono esposti al Museo Nazionale di Napoli.
La nocciola è una risorsa strategica dell’agricoltura e dell’economia campana tanto che la regione detiene il primato produttivo in Italia. Il nocciolo in Campania non è solo una risorsa economica, ma anche paesaggistica e culturale in quanto è testimone della tradizione rurale e dell’antica civiltà contadina.

Uno dei comuni campani tra i maggiori produttori di nocciole è proprio Palma Campania. La nocciola della collina e della piana di Palma può essere di due varietà: Mortarella o Tonda di Giffoni. La Mortarella ha una dimensione medio-piccola e una forma leggermente allungata. La pellicola interna si stacca facilmente e questo ne rappresenta un tratto distintivo. Il guscio, sottile e leggermente schiacciato nella parte inferiore, è di colore marrone chiaro con striature più scure. La polpa è consistente, di colore bianco-avorio. Quando viene tostata, il sapore rimanda a sentori di crosta di pane e caramello.

La Tonda di Giffoni, invece, è una delle varietà italiane più pregiate in assoluto. Nel 1997, infatti, ha ottenuto il riconoscimento di IGP. Il seme della Tonda di Giffoni IGP ha una forma perfettamente rotondeggiante. È particolarmente adatta alla tostatura, alla pelatura e alla calibratura e, proprio grazie a queste sue vantaggiose caratteristiche, si presta facilmente alla trasformazione industriale. Pertanto, è molto richiesta dalle industrie per la produzione di pasta e granella, nonché come materia prima per la preparazione di dolci di largo consumo. La nocciola di Giffoni IGP è ideale anche per essere consumata come snack, sia in guscio che denocciolata.

La raccolta dei frutti inizia solitamente verso la fine di agosto. Successivamente le nocciole vengono essiccate e infine depositate in luoghi freschi e ventilati.

La nocciola in cucina

I benefici della nocciola sono molteplici. Essa contiene sostanze ritenute importanti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Come tutta la frutta secca, è un alimento molto energetico perché ricco di grassi monoinsaturi in grado di abbassare il livello del colesterolo LDL e dei trigliceridi nel sangue. Inoltre, è ricca delle vitamine E, B e C, nonché di minerali quali il ferro, il rame, lo zinco, il fosforo, il sodio, il magnesio ed il selenio che sono fondamentali per un corretto funzionamento del sistema cellulare. La nocciola, quindi, è un alimento salutare.

Solitamente, viene impiegata nella preparazione di dolciumi: torrone, cioccolato e gelato. Tuttavia, può essere utilizzata anche per realizzare deliziosi piatti salati. Insomma, con questo straordinario frutto è possibile preparare un intero pranzo anche grazie al fatto che si trova in commercio tutto l’anno: confezionato, sgusciato, sotto vuoto e in granella.

Il legame storico tra la nocciola ed il territorio palmese si riflette ovviamente anche nella dimensione culinaria, ricchissima di ricette preparate con questo frutto.
Una prelibatezza molto utilizzata da diversi ristoratori di Palma Campania è la crema salata di nocciole. Si tratta di un suggerimento culinario innovativo se si pensa che nell’immaginario collettivo le nocciole sono considerate le spose del cioccolato. Invece, questo frutto secco può essere trasformato anche in una crema salata, ideale per condire la pasta, la carne e… la pizza, come ci insegnano i più famosi pizzaioli palmesi.
La crema salata con le nocciole è molto semplice da preparare e decisamente gustosa.
Tra i secondi preparati con la crema di nocciole, quello più tipico a Palma Campania è il maialino casertano. Un abbinamento delizioso, da leccarsi i baffi.

Dopo un pranzo a base di crema salata di nocciole, non può mancare un buon dolce. E per il dessert, la lista è davvero lunga: roccocò con nocciole, cantuccini con nocciole, croccante alle nocciole, realizzata con zucchero, burro, olio di semi e succo di limone.

L’utilizzo delle nocciole in cucina può essere davvero vastissimo: basta liberare la creatività e lasciare che questi meravigliosi tesori del territorio impreziosiscano i nostri piatti.