Noci
La noce in Italia, in Campania e a Palma Campania
La varietà italiana di noce più coltivata e più pregiata in assoluto è nata in Campania ed è la cultivar Sorrento, originaria, appunto, della penisola sorrentina. Col tempo, quest’ultima ha dato vita ad un’ampia gamma di biotipi tutti commercialmente noti come noce di Sorrento. La presenza della noce in Campania risale almeno al I secolo d.C. ed è testimoniata dal ritrovamento nella Casa d’Argo ad Ercolano di alcuni resti carbonizzati di frutti dalla forma molto simile a quella attuale. Anche a Pompei, nella Villa dei Misteri, sono stati rinvenuti alcuni dipinti che riproducono le noci.
Il noce è un albero da frutto della famiglia botanica delle Juglandaceae, famiglia che comprende circa sessanta specie di alberi, ripartite in sette generi. Quello da cui viene prodotta la noce è il genere Juglans regia il cui nome Juglans deriva dal latino Iovis glans, ovvero ghianda di Giove. La caratteristica più evidente di questo albero è la sua maestosità: può arrivare anche ad un’altezza di 20-25 metri ed è una specie a foglie larghe. Il tronco del noce è imponente: solido, alto, dritto ed il suo diametro può raggiungere il metro. L’ampia chioma, composta da foglie ovali dal colore verde chiaro, può misurare anche 10 metri di diametro. Il frutto è di forma ovale, leggermente appuntito. Il guscio è marrone chiaro, poco rugoso, mentre il gheriglio è ocra chiaro. Il noce è molto longevo, infatti può arrivare a vivere anche oltre un secolo, ed è un albero solitario: intorno non crescono altre piante perché nelle radici, nelle foglie e nella corteccia è presente lo juglone, una sostanza tossica per le altre piante che il noce rilascia nel terreno.
Le caratteristiche ambientali del territorio campano sono particolarmente favorevoli a questa coltura e ciò ha consentito la sua larga diffusione nel tempo sia in pianura che in collina. Negli ultimi decenni, la coltivazione della noce di Sorrento si è andata sempre più spostando dalla culla di origine della costiera sorrentina, in particolare i comuni di Vico Equense e Monti Lattari, alle fertili aree dell’agro nolano-palmese-sarnese, della zona flegrea e di quella vesuviana, del vallo di Lauro e di Baiano, della valle caudina, della pianura casertana e della valle dell’Imo. Quindi, Palma Campania è uno dei comuni tra i principali produttori di noci di Sorrento sul territorio regionale ed i biotipi più coltivati e commercializzati sono due. Essi si distinguono dalla forma del frutto: la noce di Sorrento con guscio allungato, regolare, leggermente appuntito all’apice , ma smussato alla base e la noce di Sorrento rotondeggiante, più piccola. Le tecniche di coltivazione e le caratteristiche organolettiche sono le stesse per entrambi i tipi. Il guscio è di colore chiaro, poco rugoso, mentre il gheriglio è bianco crema, sostanzioso, tenero e dal buon sapore, gradevolmente particolare. Inoltre, a differenza di quanto accade per altri tipi di noce, il gheriglio di questi due biotipi può essere estratto integro, il che lo rende molto apprezzabile dai palati e dall’industria dolciaria.
Le noci sorrentine acerbe vengono vendute solo in Campania tra fine agosto e i primi di settembre e sono una vera specialità. Tuttavia, la raccolta manuale si concentra nei mesi di settembre e ottobre a cui segue la fase di essiccazione: vengono messe all’aperto, su graticci, in zone ben ventilate.
Per la noce di Sorrento così buona, apprezzata dal mercato e tanto saldamente legata ai suoi ambienti storici di produzione, è in arrivo l’atteso riconoscimento Igp che potrà contribuire ad una migliore valorizzazione di questa coltura, sempre più soggetta alla concorrenza del prodotto straniero. Oggi, infatti, la maggior parte delle noci presenti sul mercato è d’importazione e arriva in particolare dagli Stati Uniti. E pensare che fino agli anni 60 l’Italia ne era il primo produttore mondiale! Nel nostro paese la coltivazione del noce ha una grande tradizione ed è soprattutto per questo motivo, ma anche per il suo valore economico, che deve essere riscoperta e valorizzata.
Le innumerevoli qualità di questo frutto lo rendono un gustoso ingrediente culinario, ma il noce è un albero di grande valore anche per il suo pregiato legno, duro ed eterno. Da sempre, infatti, viene utilizzato nell’industria mobiliera di alta qualità.
La noce in cucina
Le noci hanno proprietà davvero straordinarie e sono ricche di ferro, potassio, calcio, rame, zinco e fosforo. Tuttavia, la loro importanza è legata soprattutto all’alta presenza di omega 3, ossia “acidi grassi essenziali” che proteggono l’apparato cardiocircolatorio, rafforzano il sistema immunitario e sono ideali per il funzionamento della mente. Quindi, le noci sono valide alleate per il benessere del cervello e del cuore. Inoltre, sono consigliate a chi soffre di diabete per tenere sotto controllo effetti e rischi secondari della malattia. Infine, aiutano a combattere l’acne e a donare alla pelle un aspetto più luminoso, a combattere lo stress, a prevenire l’arteriosclerosi e sono antiossidanti poiché contengono la vitamina E.
Dopo averne elencato i benefici, non ci resta che gustarle e sono davvero tanti i modi in cui possiamo farlo. È possibile mangiarle come snack, da sole, o nelle insalate e nelle macedonie. Inoltre, poiché si sposano molto bene con il cioccolato, sono ampiamente utilizzate in pasticceria: torte, biscotti, dolci, gelati. Vengono utilizzate, però, anche nelle produzioni salate da forno per condire alcuni tipi di pane o di focacce. Sono un delizioso condimento per la pasta e per la pizza come ci insegnano i ristoratori di Palma Campania. Infatti, la pizza palmese è proprio quella realizzata con noci intere e granella di nocciole. Altrettanto legata alla tradizione gastronomica palmese, è la torta di noci, una vera delizia per il palato dei golosi. Questi frutti sono buonissimi e ideali per una cena veloce anche se mangiati insieme al pane casareccio e a del formaggio. Infine, le noci acerbe, macerate in alcol, vengono usate per preparare il famoso nocino, un liquore scuro, dolcemente aromatico, dal potere digestivo che chiude in bellezza i lunghi pranzi in famiglia o tra amici.