Palma Storica
Il Palazzo Aragonese di Palma Campania
Il cuore di Palma Campania, la sua testimonianza storica e il suo simbolo culturale, l’orgoglio di tutti i palmesi, ha sede in via Guglielmo Marconi al civico 14. Si tratta dello storico Palazzo Aragonese, dichiarato monumento nazionale, la cui imponenza scenografica è una vera meraviglia per gli occhi.
Dall’esterno si mostra in tutta la sua eleganza, con la facciata principale scandita da tre ordini di apertura tardo cinquecenteschi, dotata di bellissime finestre incorniciate in piperno e racchiuse da grate in ferro battuto. Al pianterreno, la facciata presenta dodici finestre rettangolari, mentre al primo piano si alternano finestre e piccoli balconi. Infine, al piano superiore vi sono esclusivamente finestre sormontate da archi a tutto sesto dotati di cornice e davanzale. Una doppia rampa in pietra calcarea precede l’accesso al portone d’ingresso sul quale spicca lo stemma in marmo della famiglia Caracciolo, raffigurante un leone rampante.
La storia del Palazzo si lega alla celebre figura di Alfonso V il Magnanimo che, nato nel 1394, alla morte del padre Ferdinando V, ereditò l’Aragona, la Sardegna e la Sicilia e nel 1442 conquistò il regno di Napoli a scapito degli Angioini, divenendo così uno dei sovrani più potenti d’Europa. L’edificio, destinato ad essere una casina di caccia dove praticare le sue attività più amate, la paggeria e la falconeria, fu innalzato per suo volere. Re Alfonso amava la terra palmese, la sua gente e le sue verdi e boscose piane: qui fu anche celebrato il matrimonio tra sua cugina Eleonora e il conte Raimondo Orsini di Nola.
Il grande splendore e il fascino che sa esprimere questo straordinario Palazzo lo si deve alla grande famiglia dei Della Tolfa che, dopo l’acquisto del 1551, s’impegnarono ad ampliarlo e ad abbellirlo con importanti opere d’arte, come il mirabile impiantito (pavimento maiolicato con mattonelle polimorfe realizzate in loco) realizzato da Mastro Pietro da Aversa e gli otto medaglioni in ceramica maiolicata invetriata di produzione napoletana, minuziosamente descritti dal Nappi nel 1938, quando erano ancora incastonati in bella mostra nelle pareti del palazzo e oggi non più presenti in loco. E’ certo, tuttavia, che alcune di queste pregiate maioliche siano conservate presso collezionisti napoletani. Tutti gli altri feudatari che si susseguirono nella proprietà investirono notevoli risorse nel restauro e nell’abbellimento del monumento.
La bellezza dell’edificio si deve però soprattutto alla nobile famiglia napoletana dei Di Bologna (1663). Nicola Di Bologna, divenuto duca di Palma, investì molte centinaia di ducati per la ristrutturazione dell’edificio, abbellendolo con tele e dipinti, opera di numerosi artisti napoletani, sistemando anche il giardino arricchendolo di vasi e di siepi di Bosso. A questo giardino, che dopo la seconda guerra mondiale fu venduto e sfruttato come area edificabile, si accedeva dal cortile principale. Un secondo immenso giardino si estendeva davanti alla facciata principale del palazzo, come si riscontra dal Catasto Onciario del 1753.
Durante l’ultima guerra mondiale il palazzo fu occupato prima da militari tedeschi, poi dai militari dell’esercito alleato e, infine, da famiglie di sfollati che avevano avuto le case distrutte dai bombardamenti. Oggi il Palazzo Aragonese è stato restituito, in buona parte, alla fruizione della comunità palmese, grazie all’organizzazione di vari eventi e iniziative in esso ospitate e resta, nonostante i profondi mutamenti subiti nel tempo, l’edificio maggiormente rappresentativo della cittadina.
Palazzo Aragonese
Via Guglielmo Marconi, 14
80036 Palma Campania (NA)