Stagionalità e qualità degli ingredienti, cucina mediterranea, sapori semplici e genuini, pizza con farina lavorata a pietra. Cerere e Bacco, a Palma Campania, parte proprio da questi elementi per mostrare ogni giorno, con grande passione, i suoi tre volti: ristorante, pizzeria gourmet e wine bar. L’idea della ristorazione alla base di Cerere e Bacco è nata con Giovanni Salvati che ha maturato la sua passione per questo mondo fin da piccolo, quando seguiva lo zio Salvatore nella gestione del suo ristorante. Cresciuto tra fuochi, fornelli e profumi della tradizione, la sua carriera è iniziata prima ancora di conseguire il diploma alberghiero. All’età di 15 anni, infatti, Giovanni era già in giro per le cucine dei ristoranti italiani, nei luoghi più belli del nostro paese, dal Lago di Garda all’Isola d’Elba.

Il legame di Giovanni con la propria terra è viscerale e lo motiva a custodire tutta la tradizione ad essa legata. Insieme a Diletta Iervolino, sua compagna, ha deciso di credere in Palma Campania, puntando tutto sulle sue potenzialità e sulle sue tradizioni. E così, il 9 maggio del 2016, hanno avviato la loro attività di ristorazione di cui Diletta ne è anima culturale.

Anche la meravigliosa location è legata alla storia del territorio: si tratta, infatti, della cantina di un palazzo aragonese del Quattrocento. Il nome del locale, Cerere e Bacco, fa riferimento ad un antico detto dedicato alle divinità romane rispettivamente del cibo e del vino. Il detto recita: “Senza Cerere e Bacco, Venere è di ghiaccio” ed oggi è diventato il motto del locale perché ne riflette completamente il senso più profondo: l’amore trova nel buon cibo e nel buon vino la sua forza ed il suo stimolo. Ed è sempre l’amore a trascinare nella loro attività Giovanni e Diletta: quello per la terra, quello per il cibo, quello per la loro cucina.

Il segreto dell’ottima cucina di Cerere e Bacco è la semplicità. I cibi vengono manipolati solo il necessario per poter offrire alla propria clientela esclusivamente sapori veri. Se si chiede a Giovanni quali sono le doti da possedere per diventare un buon ristoratore, risponderà che bisogna essere pazienti e costanti. Egli dedica alla cucina dalle 12 alle 16 ore della sua giornata, utilizzando al meglio tutte le conoscenze e le competenze che possiede. Anche la preparazione di nuovi piatti passa sì per la sperimentazione, ma trova sempre un porto sicuro nell’esperienza e nella professionalità. E quando si tratta di sperimentare, il coraggio certo non gli manca. Torzelle e vongole è uno tra gli accostamenti più arditi che ha osato proporre: ha unito il sapore della terra a quello del mare attraverso due prodotti dotati entrambi di un gusto dalla personalità spiccata. Il risultato è semplicemente da assaporare.

Convinti sostenitori dell’utilizzo di prodotti stagionali e di qualità, Giovanni e Diletta hanno realizzato un sistema di approvvigionamento a Km 0, avviando collaborazioni con aziende del territorio per la fornitura di tutte le materie prime di cui la loro ristorazione necessita. Nei piatti di Cerere e Bacco c’è l’essenza di Palma Campania che in essi si presenta con le materie prime regalate dalla terra in tutta la loro genuinità, una terra che valica anche i confini palmesi e abbraccia l’intera regione Campania con le sue eccellenze: l’olio cilentano, i formaggi delle aree interne, i pomodorini del piennolo e tante altre preziose e appetitose tipicità.

Come ristoratore, Giovanni ritiene che l’ingrediente fondamentale in cucina sia la memoria del passato, delle tradizioni, della storia dei singoli piatti e delle singole lavorazioni. E’ necessario rinnovare ogni volta questa memoria per portare sulle tavole la genuinità e la cultura culinaria della comunità. E ciò che deve camminare insieme alla memoria è il coraggio di sperimentare.

Tra le sue numerose specialità spicca soprattutto la pizza lavorata con farine non raffinate, lavorazione che, ancora una volta, affonda le sue radici in un antico modo di cucinare. Tra le pizze più apprezzate ci sono la Giglio, preparata con i deliziosi peperoncini verdi, e la Palmese che è un omaggio ad uno dei più tipici tra i prodotti di Palma Campania poiché viene realizzata con la crema di nocciole.

Per conoscere al meglio la potenzialità della cucina del Cerere e Bacco è assolutamente d’obbligo provare le trofie con crema di melanzane, speck e provolone del Monaco che sono la sua specialità. Molto apprezzati anche i piatti di mare, in particolare lo stoccafisso ed il risotto con crema di carciofi e scampi.  L’offerta gastronomica di Cerere e Bacco comprende anche salumi e formaggi ricercati, ideali come delizioso antipasto e da gustare sicuramente accompagnati dalle ottime bottiglie messe a disposizione dal wine bar.

A rendere ancora più suggestivo il ritratto di Cerere e Bacco, fatto di colorata allegria e di profumi che aprono il cuore, è la cornice: una meravigliosa location. Il locale è ubicato in una cantina del Palazzo Aragonese che risale al ‘400. Per omaggiare la memoria storica che il Palazzo porta con sé, Diletta cura minuziosamente l’allestimento del locale impreziosendolo con dettagli dal carattere spiccatamente culturale e dal forte potere evocativo. L’arredamento gioca con materiali in pietra, legno e acciaio per richiamare, anche in questo caso, i concetti di memoria del passato e di coraggio che apre la strada all’innovazione.

L’atmosfera che si respira al Cerere e Bacco è rilassante, intima, ideale per allontanarsi dalla frenesia quotidiana, fermarsi e trascorrere un paio d’ore con la compagnia che si desidera, fare quattro chiacchiere sorseggiando un calice di vino e appagando sì lo spirito, ma anche il corpo.